“Appena impari la biologia, non sei più costretto a lasciarti manovrare da essa” – Chuck Palahniuk
Gli zuccheri sono la base molecolare per lo sviluppo di una pianta. La biologia e la fisiologia vegetale ci insegnano che la fotosintesi è alla base della crescita della pianta proprio perché permette a questa di sintetizzare zuccheri. E di zuccheri è composta la cellulosa, con gli zuccheri si possono depositare energie, gli zuccheri possono essere “smontati” dal metabolismo e divenire altri composti.
Date tutte queste funzioni, è opportuno cercare di farsi un’idea di come si distribuiscono gli zuccheri delle vostre piante di cannabis light. Una produzione aziendale che si assicura un monitoraggio ed una corretta gestione dei flussi di zuccheri nelle piante ha una marcia in più, un prodotto senz’altro più competitivo. La ragione è semplice, ed ha a che vedere direttamente con la biologia della cannabis.
Fiori di zucchero
A dire il vero, gli organi che più di tutti impiegano energia sono le foglie giovani. Tuttavia, il metabolismo della pianta è tutt’altro che inflessibile. A seconda del periodo, dell’organo considerato o della genetica, distribuzione e fabbisogno di zuccheri cambiano.
Quando la cannabis va in fioritura, il flusso di zuccheri si concentra molto sulla parte alta della pianta. I fiori necessitano di molta energia per ingrossarsi e produrre resina, la pianta dà letteralmente tutto, prima di morire, al fine della riproduzione.
E questo è il motivo per cui si consiglia di sgrossare la quantità di foglie sulla pianta durante la fase finale di fioritura: si aumenta il più possibile l’impiego da parte della pianta degli zuccheri per lo sviluppo di tricomi. Dunque la misura della distribuzione degli zuccheri non è solo una misura della salute della pianta, ma anche una possibilità di arricchire la qualità del prodotto finale. Inoltre, una distribuzione ottimale di zuccheri nei tessuti vegetali permette di avere una pianta con un sistema immunitario forte, resistente agli attacchi di insetti di piccole o di grandi dimensioni ed alle proliferazioni di muffe.
Misure utili
Perché la pianta abbia un regolare processo di produzione e distribuzione degli zuccheri, non è necessario considerare cose troppo strane. Sostanzialmente la pianta svilupperà i suoi flussi floematici e xilematici se avrà tutto quello che richiede. Dunque estrema attenzione nelle scelte cardine dell’ambiente in cui crescerete le vostre piante.
Per quanto riguarda la luce, questa ovviamente è uno degli ingredienti cardine con cui la vostra pianta compone i suoi zuccheri. Consigliamo i nuovissimi THE JUNGLE LED, che con i suoi LED Samsung assicurano una luce omogenea e dai giusti spettri, ottimizzati per fioritura e vegetativa e per ottenere la massima resa in termini di qualità e quantità di tricomi.
Non meno importanti, poi, tutti gli altri nutrienti, ed i loro rapporti diversi a seconda della fase di crescita della pianta. BioBizz fornisce degli ottimi try-pack, con fertilizzante biologico da fase vegetativa, fertilizzante biologico da fase di fioritura ed un booster di fioritura. Si tratta di una linea di offerte vantaggiose create apposta per fornire in una sola soluzione tutta la base nutritizia biologica ottimale per le vostre piante. Esistono infatti i TRY-PACK OUTDOOR e TRY-PACK INDOOR per fornire specificatamente i rapporti tra elementi più adatti a queste due tipologie di coltivazione. Se poi si punta al massimo, esiste anche il TRY-PACK STIMULANT, che è corredato di agenti radicanti derivati da alghe specifiche, boost di fioritura ed un rivitalizzante, molto utile per ridare vigore alle piante se c’è stato qualche errore o sovralimentazione.
L’ambiente ideale
Luce, fertilizzanti… insomma le solite cose! Certo, ma con una misura consapevole in più. Le magie si compiono proprio attraverso i dettagli più maniacali. Ci sono per fortuna degli strumenti per ottenere misure precise delle caratteristiche ambientali più importanti. Innanzi tutto, la diffusione e la potenza, nonché le dimensioni dell’illuminazione devono essere adeguate allo spazio che si fornisce alle piante per crescere. Una volta progettato questo spazio, per questa cosa basta scegliere la lampada più adatta al vostro progetto.
Per l’umidità relativa, è importante avere un igrometro. Tenerla sotto controllo, in modo che sia mediamente intorno al 60%, 50% in fioritura, è uno dei fattori più importanti perché la pianta distribuisca al meglio le sue risorse. Lo potete tranquillamente trovare dal vostro rifornitore di fiducia. Anche la temperatura può essere tenuta sotto controllo tramite strumenti di precisione, generalmente evitate di far andare la pianta al di sotto dei 20 ed al di sopra dei 28-30 °C.
Altre caratteristiche ambientali importantissime riguardano altri due ingredienti cardine. Sto parlando di Ossigeno (O2) ed Anidride Carbonica (CO2). Se abbiamo visto che un apporto abbondante di CO2 durante la fase luminosa può aumentare notevolmente la resa, dobbiamo anche considerare che la mancanza di O2 implica necessariamente un soffocamento della pianta. Come facciamo a capire se tutto è in perfetto equilibrio?
Misurazione degli zuccheri
Esiste un’ultima unità di misura a cui affacciarsi per poter tenere sotto controllo una tale quantità di fattori. Si tratta del Grado Brix (°Bx), misurabile con un rifrattometro, anche questo disponibile dal vostro fornitore di fiducia. Se nel corso della crescita e fioritura, varie misurazioni del °Bx danno un risultato del 12-15%, allora significa che state gestendo la vostra coltivazione in modo molto equilibrato.
Uno scarso controllo delle condizioni climatiche si manifesterà con valori inferiori al 12%. Il bello dell’uso di un rifrattometro, che va tenuto sempre ben calibrato, è che potete vedere anche piccole fluttuazioni e decidere quali condizioni ambientali “boostare”! Questo naturalmente a patto che le condizioni generali rientrino tutte nell’ottimale.
Diagramma che mostra l’aumento di richiesta di carboidrati in fioritura!
Se volete usare questo strumento al meglio, quello che dovete puntare ad ottenere è un risultato che si avvicini il più possibile al 15%. Tutto quello che dovete fare è:
- Controllare che il rifrattometro sia calibrato, si vede che è così quando misurando l’acqua distillata dà 0% come risultato;
- Misurare una goccia di linfa fogliare, che si piò ricavare rompendo e strizzando un pezzo di foglia.
Trattate le vostre piante al meglio ed i vostri raccolti vi daranno grande soddisfazione tutte le volte!