“La vita è vissuta solo una volta,
quindi impara dai tuoi errori.” – Cameron Jibril Thomaz, in arte Wiz Khalifa
Wiz Khalifa è uno che non molla facilmente. Non solo lo si capisce dal fatto che sia un multimilionario o dai suoi testi o dalle sue dichiarazioni, ma anche per il suo ostinato amore per l’erba. Certo, tutto è ben collegato: lui ci investe e guadagna non poco nel mercato della cannabis. Ed è evidente che ha sempre desiderato di essere una figura di riferimento sull’argomento.
Là dove si vede solo un certo tipo di carisma legato alle sottoculture Hip Hop e Trap, c’è un lavoro di perseveranza che vale tutta la sua fortuna. Basti pensare che, prima dell’attuale ondata di legalizzazione negli USA, Wiz Khalifa è stato arrestato per ben 21 volte, tutte questioni legate all’erba. Il punto è che, una volta legale, è chiaro anche ai gonzi che questo tipo di perseveranza non è stata criminale, ma esclusivamente lungimirante. Basti vedere quanti milioni girano, con tutte le capacità d’impresa necessarie, nelle collaborazioni tra Khalifa e Josh Kesselman della RAW!
Vediamo allora qualcos’altro della sua scalata al successo milionaria.
Idee esplosive ed esplosione di idee
Khalifa è andato ufficialmente “in pensione” prima dei suoi 40 anni, ma questo non lo ha fermato affatto. Secondo quanto sostiene “Voglio ancora creare ed ho ancora tonnellate di idee“. Questo probabilmente, più che dovuto ad una personalità alla Steve Jobs, è dovuto ad una forte fiducia nelle proprie capacità creative. “Sono una persona musicale, dunque le mie parole sono il mio dono. Trovare i modi per migliorare è davvero la parte più eccitante”. Qua sotto, un esempio delle capacità dell’artista di cavarsela egregiamente con un freestyle dallo stampo Old School.
E menomale che gli stereotipi dell’erba narrano di demotivazione giovanile! Alcune di queste idee sono state, tra l’altro, estremamente al passo coi tempi. Ad esempio, nel rendere i propri lavori virali per la fanbase. E lo si vede anche dalle visualizzazioni dei suoi singoli su YouTube: “Black and Yellow“, con 320 milioni di visualizzazioni, 540 nella versione G-mix in collaborazione col mitico Snoop Dogg, Juicy J e T-Pain; “We Dem Boyz” con 363 milioni di visualizzazioni. Solo due esempi di quanto viene seguito, tra l’altro si tratta di due singoli dello stesso mixtape intitolato “Laugh Now, Fly Later“.
Il suo segreto? Permettere ai fan di accedere alla sua musica gratuitamente. E ricordiamo che Wiz Khalifa ha direttamente debuttato su una etichetta del calibro della Warner Music Group. Mica pizza e fichi! I tempi cambiano, l’industria musicale cambia e cambia anche la fonte dei suoi guadagni. E Khalifa questo lo ha capito benissimo: lo streaming adesso può essere più redditizio di una draconica guerra alla pirateria, tipica delle star dei due decenni passati.
Soddisfare la fanbase: lo stai facendo nel modo giusto
Ma a rendere una strategia del genere tanto efficace c’è un’idea di fondo, semplice ma importantissima: soddisfare la fanbase. E questo ovviamente include, per ascolti così numerosi, espandere il proprio brand nel modo giusto. Un fan può non avere interesse a comprare il disco di questi tempi, ma può essere estremamente interessato a gadget ed abbigliamento.
Figuriamoci poi, come nel caso di Khalifa, se il fan può comprare direttamente la varietà di erba creata dal suo idolo! Non a caso, nel 2017, l’imprenditore ha guadagnato ben 28 milioni di dollari solo a seguito dell’uscita della sua Khalifa Kush. La cosa interessante è che non si è limitato a creare una sua varietà, ma ha rincarato la dose spingendola con la sua mobile app Weed Farm! In un mesetto l’applicazione vide un boom di 4 milioni di download.
Un vero tocco da re Mida! “A fine giornata, tutto quello che faccio con saggezza da business è in ogni caso parte della mia vita reale”.
L’importanza delle collaborazioni
Quando in ambito affaristico si parla di collaborazioni, si immaginano subito le operazioni commerciali tra grossi nomi. In una industria spietata come quella musicale, quasi sempre le collaborazioni più strettamente lavorative tra star e dipendenti sono argomento di scarso interesse. Questo per Khalifa però è qualcosa di deleterio.
Will Dzombak è stato il manager di Wiz Khalifa per almeno 10 anni. Già questa è una anomalia in un mondo dove le star sono propense a licenziare il loro braccio destro alla prima occasione. E questo succede molto spesso a persone che sono state fondamentali a costruire imperi multimilionari. Non solo Khalifa non lo manda via, ma si può dire che mentre l’artista è il volto della Taylor Gang Entertainment, Dzombak ne è il fondamento logistico.
Non è cosa da poco! La Taylor Gang Entertainment è l’etichetta musicale di Khalifa, sostanzialmente il pilastro mediano su cui si basa la sua carriera. “Non ci sono molte persone che riescono a trovare un completo riflesso di sé stessi, che non fanno musica ma vanno forte in altri campi” dice Khalifa di Dzombak.
Quel che conta davvero, nel collaborare con Khalifa è mantenere un’etica del lavoro consistente. Non c’è alcun interesse a rallentare, anzi! I piani per il futuro, pragmaticamente sono “semplicemente lavorare”. Quello e 10000 dollari al mese di ganja!