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[GUIDA] Difesa dai parassiti della cannabis light – Mosche ed altri insetti alati

[GUIDA] Difesa dai parassiti della cannabis light – Mosche ed altri insetti alati
6 Maggio 2021 Copy

“Dio nella sua saggezza fece la mosca, e poi si dimenticò di dirci il perché.” – Ogden Nash

  La cannabis light costituisce una forma nuova di produzione agricola orientata allo stesso modo verso giovani e veterani. In ogni esperienza contadina, esiste tutta una schiera di parassiti con cui avere a che fare. Dato che sono parassiti che attaccano insieme una fonte di ricchezza e felicità, non c’è tempo da perdere!

  Che stiate avviando una azienda o delle produzioni artigianali, prima o poi questo è un problema che incontrano tutti. E sarebbe un peccato investire e metterci passione in una nuova produzione per poi perdere gran parte del raccolto. È davvero il caso di rivolgervi al vostro negozio di fiducia per armarsi di strisce e trappole adesive!

Focalizzeremo quindi l’attenzione sulle mosche e su altri insetti alati che attaccano la cannabis o il substrato su cui cresce. Questa classe di parassiti è caratterizzata da una alta mobilità e diffusibilità. Impariamo quindi come difenderci da queste mosche. Come vedremo, anche in questo caso, è possibile integrare specie predatrici per difendere le vostre coltivazioni sino al raccolto e non solo. 

Mosche minatrici

  Si tratta di mosche che hanno una pessima abitudine: depositare le loro uova nella polpa della foglia. Non sembra una gran cosa, vero? In realtà la larva, per crescere, comincerà a mangiare materiale fogliare in continuazione, scavando dei tipici tunnel. Se è vero che è una larva minuscola, è anche vero che appartiene  specie che si riproducono molto in fretta, e che volano! Una invasione di mosche minatrici ridurrà di molto la superficie fotosintetica delle piante.

  Il segno di riconoscimento principale sono i caratteristici “tunnel” che le larve scavano nella foglia. Si tratta di diverse specie accumunate da una particolare forma di selettività verso la varietà di cannabis da attaccare. È come se attaccasse solo le piante di suo gradimento. La mosca adulta è minuscola a sua volta, può essere fermata in tempo con delle trappole adesive. Rientrano nella categoria anche delle particolari specie di coleotteri e vespe, ma in sostanza cambia poco.

  Per eliminare le larve le uniche soluzioni sono olio di neem o spinosad, o la rimozione  della foglia. Bisogna ricordare di evitare l’uso di pesticidi ed olii sulle infiorescenze e se ci sono api nelle vicinanze. Degli insetti predatori comunque costituiscono una forma di prevenzione piuttosto efficace, dato che attaccano l’adulto e la larva.

Tripidi o Trip

  Si tratta di piccoli e velocissimi insetti, che si nutrono della linfa in modo analogo agli afidi. La loro elevata mobilità li rende particolarmente fastidiosi, insieme al fatto che succhiano linfa in modo più vigoroso degli afidi. Il punto in cui attaccano la foglia infatti presenta dei segni grigiastri-argentati, segno che hanno esaurito tutto il possibile da quella puntura. Inoltre, come gli afidi, depositano degli escrementi trasparenti, che sono sia un segno di riconoscimento che un pericolo per la pianta. La goccia crea un effetto lente che implica delle micro ustioni, e come se non fosse abbastanza è un substrato eccellente per la proliferazione di funghi parassiti.

  I tripidi inoltre volano, cosa che li rende più pericolosi della maggior parte degli afidi ed afididi. Grazie a questa caratteristica però, si possono scoprire invasioni di tripidi piazzando delle trappole adesive. Non costituiscono però una soluzione definitiva. La buona notizia è che sono suscettibili all’olio di neem, che costituisce anche una forma di prevenzione se spruzzato di tanto in tanto sulle foglie, insieme agli organismi antagonisti.

Mosca bianca

  Sebbene la mosca bianca sia uno dei parassiti più comuni e che si diffonde più facilmente nei filari di cannabis light, non è tra i più pericolosi, individualmente. Tuttavia bisogna sempre ricordare che questi piccoli insetti si riproducono velocemente. Ogni mosca bianca può deporre sino a 200 uova! Chiaramente se singole mosche bianche non creano troppi problemi, succhiando poca linfa, una invasione può abbattere intere piante. La suzione continua della linfa infatti causa clorosi nelle foglie, che quindi ingialliscono tipicamente. 

  Se la situazione è meno drastica di quella mostrata in foto, la presenza di mosche bianche è comunque facilmente riconoscibile. Se si agitano leggermente le piante e si vedono delle piccole mosche volare, si tratta molto probabilmente di mosca bianca. Anche in questo caso l’olio di neem è una giusta forma di contrasto e prevenzione dell’invasione, da usare in congiunzione a strisce e trappole adesive. Inoltre vi sono anche in questo caso degli organismi antagonisti ghiotti di mosche bianche. 

Moscerino del substrato

  Quella del moscerino del substrato, o sciaridi, è una forma diversa di invasione. Questo insetto non attaccherò infatti la pianta in sé, ma depone le sue uova nelle zone più umide del substrato. Tipicamente le larve creano ambienti ideali per la proliferazione di funghi e muffe parassite molto pericolose. Infatti sarà la radice direttamente a risentirne e spesso ci si accorge di una invasione quando la pianta è già compromessa.

  Anche in questo caso vedere moscerini volare deve essere già segnale d’allerta. Per essere sicuri, delle strisce adesive cattureranno sicuramente degli esemplari adulti. Per gli adulti sarà anche utile spruzzare olio di neem. Ma le larve costituiscono il pericolo maggiore, e sono situate sotto la pianta. In questo caso, sul terreno sarà utile più una farina di neem che dell’olio. Vedremo anche quali organismi, tra cui anche batteri, sono utili a debellare e soprattutto prevenire questa infestazione particolarmente dannosa.

Predatori ed antagonisti

  La Koppert, di cui potete comprare i prodotti qui, produce e vende larve di insetti antagonisti e predatori delle specie su citate. Ricordiamo che è sempre meglio prevenire cercando di ricreare il più possibile un ambiente naturale caratterizzato da un certo grado di biodiversità. Comunque, nessuna delle specie che citeremo nella seguente lista costituisce un pericolo per le vostre coltivazioni, anzi:

  • La vespa Diglyphus isaea, che attaccherà le larve direttamente nel tunnel, fermandone l’attività minatrice;
  • Verticillium lecanii è un fungo innocuo per la cannabis ma che rende la vita difficile ai tripidi;
  • Bacillus thuringiensis è un batterio molto efficace contro il moscerino del substrato;
  • Steinernema feltiae è un nematode parassita del moscerino del substrato;
  • Hypoaspis geolalepumites è un acaro predatore del moscerino del substrato;
  • La vespa Encarsia formosa attacca la mosca bianca;
  • Macrolophus caliginosus è una cimice predatrice della mosca bianca.

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