Grigia è ogni teoria e verde l’albero della vita – Goethe
Sembra innegabile che ormai l’onda verde abbia avviato un certo fermento in tutta Europa. Quando abbiamo visto prima la Grecia e poi Malta aprirsi a passi verso la legalizzazione della cannabis, era già nell’aria un certo movimento. E c’è già chi ha deciso di fare valige e spostarsi in zone più verdi del continente.
Torna utile però ricordarsi che in realtà, sembra che da questo punto di vista ci si voglia finalmente svecchiare anche nel resto d’Europa. Sappiamo bene che cosa si sta muovendo in Italia, tra proposte (lasciate anche un po’ in sospeso) e raccolte firme con documentazione digitale, la posizione favorevole da parte della popolazione è indiscussa.
Ciò che fa davvero pensare che ci si stia avviando verso un totale cambio di paradigma è vedere Germania e Francia aprire al dialogo. Per inciso, con buona probabilità si tratta dei due paesi con le leggi più draconiane nei confronti della cannabis in Europa. Vediamo cosa sta succedendo.
Cosa si dice in Germania
Per ben sedici anni, il governo Tedesco ha respinto ed ignorato la proposta dei Verdi per un Cannabiskontrollgesetz, una nuova legge di controllo sulla cannabis. In Germania è attualmente legale solamente la cannabis ad uso medico, è illegale persino la detenzione e la vendita anche solo di semi da collezione! Facile comprendere come mai nell’instaurarsi della nuova coalizione di governo sia scritto nero su bianco che il governo Scholz vuole legalizzare la cannabis ad uso ricreativo, su modello Amsterdam.
Tutt’altro che timidi passi verso il cambiamento! L’atteggiamento della nuova coalizione è un chiaro riflesso di quella che è sia volontà popolare, sia prontezza economica che un alleggerimento burocratico nei confronti dei penalizzati dal proibizionismo.
D’altronde c’è anche da dire che anche i piani terapeutici a base di cannabis hanno avuto il loro successo. Tanto che la Germania aveva già pianificato di importare cannabis terapeutica dal Lesotho, in Africa.
Cosa si dice a Malta
A Malta la nuova legge è stata approvata dal Parlamento il 14 Dicembre 2021. Detenzione sino a 7 grammi di infiorescenze e 4 piante non sono più reato nell’isola. A firmare, il presidente della Repubblica Maltese George Vella, in passato un oppositore alle politiche di legalizzazione. Evidentemente, in quanto medico, Vella non ha potuto ignorare il frutto delle nuove ricerche sulla cannabis che sciamano di evidenze riguardo la sicurezza del suo utilizzo ricreativo.
Il modello Maltese non prevede ancora l’apertura di coffee-shop, come invece sembra intenzionato a fare il governo Tedesco. Piuttosto a Malta apriranno dei social-club che comunque garantiranno la qualità e la sicurezza dei prodotti della cannabis.
La cosa più interessante riguardo la nuova legislazione Maltese è che verrà ripulita la fedina penale di chi ha commesso in passato reati legati al possesso e consumo di cannabis.
Anche tu, Francia?
In Francia è stata avviata una consultazione popolare sin dal 13 Gennaio 2021. Un anno dopo, i francesi stimano che oltre metà della popolazione è favorevole ad una depenalizzazione della cannabis.
È anche l’annata di nuove elezioni governative in Francia. Secondo quanto numerose statistiche suggeriscono, la Francia in realtà ha il più alto consumo di cannabis in Europa.
Considerando che tra chi si oppone alla depenalizzazione ci sono anche promotori di campagne contro il tabagismo, non sorprende che la volontà popolare non combaci con quella governativa.
Naturale quindi che la cannabis diventi uno strumento per chiunque vorrà provare ad instaurarsi al governo.