“Le apparenze non vengono mai considerate una chiave della verità. Ma temo che non ne abbiamo un’altra.” –
Ivy Compton-Burnett
Preparare l’ambiente
È fondamentale che l’area da trim sia pulita e comoda: è uno spreco gettare via il trim solo perché caduto su di un tavolo sporco. Lo scarto del trimmaggio infatti può essere riutilizzato sia in un cannabutter che filtrato attraverso un setaccio per recuperarne la resina. Un buon inizio sarebbe procurarsi un setaccio come i PURE EXTRACT PARK, disponibili in più ampiezze di maglia. Un’altra ottima idea è ricoprire le superfici su cui si lavora con tovaglie di plastica, in modo da non buttare nulla.
Trimmare a mano è un lavoro molto ripetitivo, ma ne vale davvero la pena. Di conseguenza è una buona idea procurarsi una seduta comoda e mantenere una buona postura. Anche della musica nell’ambiente di lavoro può essere fondamentale, o degli audiolibri in cuffia. Infine, una delle cose più importanti da considerare è l’illuminazione della stanza. Luci fredde ed intense aiuteranno gli occhi e la mente a non affaticarsi eccessivamente.
Attrezzatura necessaria
Forbici da trimming
Le classiche forbicette ergonomiche a molla faranno il loro lavoro, tuttavia la maggior parte di queste non è di materiali antiadesivo per la resina. Questo significa anche maggiore affaticamento della mano, ma è gestibile con lavaggi periodici in alcool. Il consiglio migliore, però, è quello di investire qualche soldo in più per ottenere delle forbici antiaderenti come le KOPTER FLIES. Il vantaggio di queste è che vi fermerete molto meno per fare stretching, per evitare una tendinite. Consigliamo comunque di fare pause ristoratrici periodicamente, quando si lavora su grandi quantità di raccolto.
Secchiello o vassoio
Lo scopo è sempre quello di non buttare via nulla. È anche una ottima idea abbinare l’uso di un vassoio, come quelli della RAW, o Zkittlez ad un grembiule da cucina. Ma aspettatevi di riempire un vassoio molto in fretta! Ecco perché forse un secchiello, il più ergonomico possibile, può essere di grande aiuto per un lavoro continuativo.
Lente su di un braccio mobile
L’idea è quella di imitare un pochino gli orafi. Una lente può essere estremamente utile nel caso appaia, trimmando, della muffa passata inosservata. Se riconoscerla sul prodotto fresco può essere piuttosto semplice, una volta essiccati i fiori diventa un colpo da maestro trovarla e scartarla! Abbinare una lente ad una buona illuminazione garantirà la pulizia più maniacale delle vostre cime.
Guanti
Questa è un’altra misura che va tutta a vostro vantaggio. Certo, ai vecchi tempi si usava trimmare allegramente senza guanti, finendo per assorbire i cannabinoidi attraverso i pori della pelle. Tuttavia quando si lavora su grandi quantitativi di fiori delle dita appiccicose possono rendere il lavoro estremamente duro. Movimenti ripetitivi e superfici delle dita appiccicose sempre a contatto con le forbici sono una combinazione vincente per avere dolori a fine giornata. Inoltre l’olio d’oliva da usare per lavarsi via la resina (dimenticatevi il sapone: non funziona) costa! Attenzione alla sensibilità della vostra pelle nella scelta tra guanti di lattice e nitrile, con o senza polvere.
Tazza piena di alcool
Abbiamo già parlato di quanto può essere drammaticamente appiccicosa la resina sulle forbici da trim. Tuttavia stancarsi le mani non è l’unico problema. Effettivamente delle forbici piene di resina compiranno il triplo del lavoro, di conseguenza dureranno tre volte meno. Chiaramente delle forbici antiaderenti costano di più e non tutti possono permettersi di comprarne diverse. Una buona idea per fare sì che la vita di questi strumenti si allunghi è lavarli ogni tanto con l’alcool, e a fine giornata tenercele a mollo.
Ulteriori strumenti utili
Sacchetti da forno…?
Esattamente, sacchetti da forno. Non si sa esattamente chi si è accorto che i sacchetti utilizzati per cuocere il tacchino, negli USA, sono estremamente adatti a conservare gli aromi della cannabis. Ai tempi del mercato “illecito”, negli States qualcuno iniziò ad usarli per trasportare lontano da nasi indiscreti le cime al luogo di trimmatura. Addirittura, negli anni ’90 il piccolo villaggio di Laytonville vinse un premio della Reynolds Company per aver venduto una gran quantità di sacchetti per arrosto. Divenne dunque ovvio che questi sacchetti conservano al meglio i terpeni e la freschezza della vostra cannabis.
Borse antiodore
Certamente allo stesso scopo nacquero le borse a prova di odore. Ne sono un esempio gli zaini prodotti dalla RAW e le note borse di vario tipo con cui ha cominciato la scalata al successo la label Cookies. Provare per credere!
Cilindri-pressa
Un’altra buona idea durante il lavoro è avere a disposizione un buon caffè. Ma anche un deciso ammazza-caffè! Se qualcuno vi sta dando una mano e non coglie l’importanza di conservare gli scarti del trimmaggio, fategli vedere con un cilindro/pressa portatile cosa ne può uscire fuori!
Cannabrush
Si tratta di un pennello completamente in silicone. Anche se non ha la definizione di un trimmaggio a mano, può essere estremamente utile per abbreviare i tempi e sgrossare il più del lavoro. Tenetelo seriamente in considerazione!
Etichette
Cercate di etichettare tutto, il più possibile. Lavorare con diverse varietà e con diverse persone su grosse quantità di cannabis light può essere caotico come poche situazioni. Tralasciando il fatto che un ambiente ordinato è anche meno stressante alla vista, avere immediatamente idea di dove sia esattamente ciò che si cerca è sempre un buon inizio per qualsiasi tipo di bottega!
Qualche consiglio sulla tecnica di trimming
Ora che siete pronti a lavorare al meglio, è tempo di aggiungere una breve descrizione tecnica sul trimmaggio. Per prima cosa si tolgono rametti e frusti sporgenti e foglie più grandi. Più foglie significherà più odore di clorofilla, cosa non proprio piacevole a confronto con l’aroma di cannabis. Inoltre è una buona idea separare le singole cime, in modo da poterle maneggiare più agevolmente.
Bisogna sviluppare un certo occhio a non danneggiare le parti resinose della cima, per cui magari si possono risparmiare dal trimming le foglie più piccole e resinose. Alcuni adottano la regola di gettare nello scarto da passare al setaccio le cimette più piccole di una moneta da 20 centesimi. Comunque sia, queste sono peculiarità di ogni produttore, sebbene è evidente che una cima di buone dimensioni e ben trimmata attiri maggiormente l’attenzione.
Il lavoro ripetitivo e focalizzato come quello del trimmaggio può essere meditativo. Questa può essere una svolta per fare in modo di non perdere mai il ritmo e tornare a casa felici e soddisfatti della propria giornata. Prima che ve ne accorgiate potrebbero essere passate ore ed ore, e davanti a voi potrebbe esserci una piccola montagna di cime splendide!
Dopo mesi di cura, dopotutto, è giusto dare ad una bella cima l’aspetto più grandioso.