“In tempi duri dobbiamo avere sogni duri, sogni reali, quelli che, se ci daremo da fare, si avvereranno.” – Clarissa Pinkola Estés da Donne che Corrono coi Lupi
Che la cannabis avesse delle proprietà medicamentose molto utili alle donne è noto sin dall’antichità. Nell’India vedica ci si riferiva alla canapa come alla “pianta di luna”. Nel XIX secolo vari erano i preparati a base di cannabis che le donne usavano a scopo ginecologico. Gli antichi utilizzi della cannabis erano noti anche a donne del calibro della Regina Vittoria o Hildegarda von Bingen. Il Dr. Ethan Russo, nel 2002, ha dedicato un libro intero all’argomento, insieme alle Ph.D. Mary Linn Mathre e Melanie Creagan Dreher.
Oggi la ricerca clinica comincia a descrivere meglio quelle che sono le qualità della ganja per il benessere dell’utero. Vedremo come la cannabis può essere estremamente utile alle donne che soffrono di condizioni e patologie dolorose. Intanto possiamo dire che le donne dell’antichità la sapevano lunga sui benefici della cannabis. Il Dr. Russo et. al. mostrano questi due preparati farmacologici dell’epoca vittoriana usati per combattere dismenorrea e cistite.
Prescrizione medica
In molti Stati degli USA, la cannabis può essere prescritta per alleviare i dolori mestruali. In Italia, la dismenorrea non è considerata una condizione per cui la cannabis terapeutica può essere legalmente prescritta. La buona notizia è che anche l’olio di CBD è un valido aiuto! Si tratta non solo di alleviare dolori, ma di ridurre tutta una fonte di stress. Ansia, mal di testa, nausea, tutte condizioni che accompagnano purtroppo molte donne una volta al mese. Il CBD non solo aiuta con i dolori, ma ha anche una grande efficacia come ansiolitico e contro le emicranie e come antiemetico.
In Italia, purtroppo, molte donne si ritrovano con condizioni patologiche per cui l’unica risposta da parte della medicina sembra essere la pillola anticoncezionale. Tuttavia la cannabis potrebbe fare strada per costituire una vera e propria terapia alternativa, ad alta efficacia naturalmente. Questa pianta miracolosa è utile alle donne non solo per i dolori mestruali, ma per il benessere uterino in todo. L’endometriosi rientra tra le patologie per cui la cannabis sembra fornire terapie molto efficaci. Anche l’anoressia, una condizione da cui sono maggiormente colpite le donne, rientra tra le patologie trattabili con la cannabis.
Benessere
Se da un punto di vista medico la gestione dei dolori mestruali ricava un grande aiuto dalla cannabis, la vita sessuale di una donna potrebbe subire addirittura una svolta! Utero ed endometrio sono completamente invasi da recettori endocannabinoidi. Questo significa non solo che cannabinoidi nel flusso sanguigno raggiungono efficacemente aree interessate da dolori, ma anche interessate da piaceri.
Quando nel 2014 venne creato dall’Aphrodite group il lubrificante Foria, a base di cannabis ed olio di cocco, la notizia fece il giro del mondo. Venne descritto come un amplificatore dell’esperienza sessuale molto efficace ed ottimizzato per dare grande beneficio in totale sicurezza. Inoltre, fatto da non sottovalutare, è un lubrificante totalmente commestibile e che al fortunato o alla fortunata praticante di sesso orale può trasmettere anche un certo effetto inebriante. Purtroppo, ad ora, è disponibile solo in alcuni stati degli Stati Uniti.
Se non fosse sufficientemente chiaro quanto può giovare la cannabis al benessere di una donna, aggiungiamo anche che la cannabis stimola la produzione dei lubrificanti naturali. E questo vale per quale che sia il metodo d’assunzione! Va ricordato infatti che i lubrificanti oleosi non giovano ai preservativi in lattice. Infine, per chi non fosse interessata ad effetti inebrianti, sembra che nonostante l’applicazione topica di oli di cannabis sia molto efficace contro il dolore, dia per questo tipo di trattamenti pochi effetti psicotropi. Naturalmente, l’olio di CBD ne è del tutto privo.
Cannabis per altri disturbi
Le possibilità della cannabis nel migliorare il benessere delle donne non finiscono qui. Sembra che pubblicazioni più recenti, come “Assessment of the Association of Cannabis on Female Sexual Function With the Female Sexual Function Index” del 2020 e “Pharmacological modulation of voltage-gated sodium (NaV) channels alters nociception arising from the female reproductive tract” dell’associazione National Vulvodynia Association raccolgano dati interessanti per il trattamento di numerosi altri disturbi. Tra questi si annoverano:
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- Iperalgesia vaginale o Dispareunia;
- Vaginismo;
- Anorgasmia;
- Disestenia vulvare generalizzata;
- Infiammazione cronica-sclerotica di mucose e cute (Lichen sclerosus).
Le ricerche annoverano tra i possibili fattori di contrazione di Lichen sclerosus anche i piercings genitali. Sembra dunque che la cannabis possa ridurre la probabilità di sviluppare una infiammazione cronica a seguito di un piercing intimo.
Infine, la cannabis annovera tra le sue qualità tutta una serie di caratteristiche che portano estremo beneficio alla cura della pelle. Che si tratti di shampoo a base di semi di canapa, ricco di omega 3 e vitamina A, o una crema idratante a base di CBD, l’industria cosmetica sta abbracciando sempre più prodotti naturali a base di cannabis. Molti di questi prodotti sono stati presentati al Canapa EXPO di Milano nel 2019.
Sembra dunque che tra i prodotti indispensabili presenti nei beauty case presto sarà usuale ri-trovarci anche tracce di cannabis.